Chissà cosa si pensa un attimo prima di morire,
l’esatto momento in cui capisci che stai esalando l’ultimo respiro.
Chissà se è doloroso o si è come anestetizzati.
Forse si pensa solo “ecco ci siamo”, o forse non si ha il tempo di pensare.
Certo è scoraggiante come idea, meglio immaginare che si possa ripercorrere in brevi attimi tutta la nostra vita.
La prima nota a scuola quando la mamma ci sgridava ma in fondo era intenerita dal nostro sguardo languido.
L’esame di quinta elementare che ci sembrava difficilissimo e che, se è giusto pensare che ogni età ha i suoi problemi, lo era davvero.
Le partite a biglie in spiaggia con quegli amichetti che ora, crescendo, hai un po’ perso di vista.
I primi amori, quelli che durano 24 ore e che ti sembrano eterni.
Le prime delusioni che di ore ne durano 12 ma che pensi ti segneranno per tutta la vita.
Il primo giorno di scuola superiore dove pensi “sono proprio ganzo” e nemmeno ti accorgi di avere le mutande di fuori.
Le prime volte in cui hai tagliato con gli amici, la prima volta che ti sei ubriacato.
Il tuo primo vero amore, quello che a descriverlo ci pensano i tuoi occhi che ancora brillano.
Gli amici che hai perso, quelli che hai trovato ma soprattutto quelli che hai ritrovato.
Le persone con cui avresti voluto passare più tempo, quelle a cui avresti voluto dire addio prima e quelle che mai incontrerai.
Le cose belle che hai fatto, i tuoi successi, poco spazio ai fallimenti.
il giorno del tuo diploma, magari quello della laurea.
Il giorno in cui sei uscito di casa e proprio non credevi possibile che non ci saresti più tornato.
Perchè se accade all’improvviso mica hai il tempo forse di tirare le somme della tua vita, mica hai il tempo di darti un giudizio complessivo sulla tua esistenza.
Forse cerchi solo di salvarti, fino all’ultimo, che quando inizi a riflettere vuol dire che hai perso ogni speranza.
Forse è un bene non pensare al passato prima di andarsene, significa che hai lottato fino a quando non sei stato obbligato a mollare.
Forse è un bene perchè in fondo è meglio partire leggeri, tranquilli, senza rimorsi e se ci mettessimo a pensare davvero… bè tanto tranquilli non saremmo.
Forse l’ultimo respiro é racchiuso in un sorriso, in una pace ritrovata, in un “ecco ci siamo” calmo e sereno.
Il guerriero che dopo la battaglia depone le armi, l’anima che torna a casa