Senza armi

Non è poi così strano cenare al ristorante da solo.
E` passato tanto tempo dalla prima volta ormai.
Figli? Non mi sono mai piaciuti i marmocchi.
Donne? Men che meno. 
Se sono omosessuale? Ma va la.
E` così strano bastare a se stessi?
Ho un bel lavoro, mi piace quello che faccio, dico davvero!
Mi piace e mi fa guadagnare bene.
Mica devo spendere per nessun altro io, sono solo!
Ma nel senso buono eh! 
Non sono certo uno di quelli che si piange addosso perchè non ha nessuno a casa che lo aspetta!
Sono solitario, lo sono sempre stato. Non sono niente più niente meno di quello che ero da bambino.
No no non ci provi, li conosco io i vostri trucchetti, ora dovrei parlare della mia infanzia, di come ho sofferto per essere nato orfano e bla bla bla. 
No.
Punto uno nessuno mi ha abbandonato, sono orfano per cause maggiori e trovo stupido arrabbiarsi col mondo intero per cose di cui nessuno ha colpa.
Punto due uno sarà libero di vivere come vuole?
Non ce l’ho con nessuno, non conosco nessuno, faccio colazione, vado a lavoro, torno a casa e se ho voglia, sì se ho voglia vado a cena nel ristorante francese sotto casa.
Patologico? ma patologico sarà il suo cane!
No senta guardi non ci siamo capiti: io sto bene! sto davvero bene! 
Altri episodi di aggressività? nessuno. Se permette, però, vorrei fare una precisazione: la mia era legittima difesa. 
L-E-G-I-T-T-I-M-A, CHIARO?
Ma come perchè? con che coraggio lei ora mi chiede perchè? è ovvio, palese, lampante, evidente… ha capito ora?
Io sono innocente! 
Ero lì seduto al mio solito tavolo, avevo ordinato il solito piatto, il solito vino..era tutto come succede ogni stramaledetto giorno della mia vita!
Per caso, per puro caso quei due stronzetti nel tavolo accanto stavano festeggiando il loro anniversario.
Oh ma che carini, che carini questi due ventenni innamorati, no? 
Stronzi! due stronzi glielo dico io! 
Sa cosa si sono detti a cena? sa cosa si sono detti questi due mostri tenendosi per mano con quegli occhi languidi che manco due labrador? 
“amore, amore ti prego giurami che, qualsiasi cosa accada, noi non finiremo mai come lui… io non voglio cenare da sola, non voglio avere quella malinconia nello sguardo, non voglio soffiare sulla zuppa pensando a quante occasioni ho sprecato nella mia vita… amore promettimi che non mi lascerai mai sola in un ristorante a vivere di rimpianti”
Ora le pare che io debba farmi pubblicamente insultare da questi due… da questi due?
Lo sa lei quanto ci vuole per convincersi che vada tutto bene? Lo sa lei quanto ci vuole per convincersi che la felicità sia bere un bicchiere di bordeaux da solo sul balcone? glielo dico io, quarant anni!
Ogni giorno della mia vita, ogni santissimo giorno io torno a casa e mi convinco che sto bene, che va bene, che sprizzo felicità da ogni poro!
E lo sa perchè? lo sa? perchè ho paura!
Perchè non so cosa sia un legame, so solo cosa significa perderlo! 
Ma cosa crede che io non abbia istinti sessuali?
Crede che se vedo un’allegra famigliola, magari con un cane, io non mi intenerisca?
Ma non sono mica di pietra!
È solo che ho paura, ho una enorme gigantesca insormontabile paura.
E quei ragazzini, quei due pivelli del ristorante, bè cavolo io c’ho messo una vita a costruirmi un’armatura e questi due in dieci secondi hanno mandato in fumo quarant’anni di sacrifici.
Se gli ho tirato un pugno dice? 
Certo,
non si ferisce un uomo disarmato.

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