Oggi non lavoro, oggi non studio, oggi manifesto per te.
Tu mi dirai che ascolto troppo quel gruppo di vecchi, i Bandabardò, e hai ragione.
Se mi rilasso? In realtà non saprei dirti, è troppo tempo che non lo faccio.
Scendo in piazza con i cartelloni, ci scrivo “conosci te stesso”.
Un bel gioco dura poco ed il marketing, in amore, non so a quanto serva.
Anzi guarda in questa manifestazione io ti faccio psicologia inversa, ti sbatto in faccia i miei difetti e tu scoprirai di amarli tutti, uno ad uno, come io faccio coi tuoi.
Sarebbe troppo facile dirti perché dovresti amarmi, sarebbe troppo ermetico un elenco vuoto.
E quindi eccoti qui il perché tu dovresti ridermi in faccia, ed eccoti qui perché non lo farai.
Non sono testarda, devi solo usare le parole giuste per convincermi a cambiare idea.
Amo litigare, proprio mi piace a livello viscerale. È che credo che la rabbia elimini ogni maschera, quando perdi il controllo riveli chi sei. Ed io mi sono innamorata perdutamente dei tuoi nervosismi. È bellissimo vedere il fuoco che nasce piano piano fino a che non riesci più a tenerlo, fino a quando i tuoi occhioni si accendono di luce pulsante anche se il meglio, si sa, è fare pace.
Sto sempre sulla difensiva. Da grande stratega quale sei, tu stesso m’insegnasti che la miglior difesa è l’attacco, chiediti ora perché a volte sento il bisogno di essere velenosa.
Me ne vado. Quando ho paura, me ne vado. È strano sai, mi capita solo con le persone. Sul lavoro per me esistono solo sfide, è quando incrocio sguardi cupi che inizio a tremare.
Non bevo vino scadente. Se ci pensi è un bel problema, però proprio non ce la faccio, piuttosto ceno ad acqua.
I calzini spaiati sono all’ordine del giorno. Neanche il mio cassetto dell’intimo riesce a sostenere una relazione stabile.
Ti amo. Questo poi è proprio il difetto peggiore, quello che sono anni che t’imponi di non vedere, di superare, d’ignorare. Io ti giuro che litigo un decimo di quanto facevo un tempo, ho imparato a fidarmi delle persone anziché partire prevenuta, le mie gambe non hanno più voglia di correre senza contare che ho, addirittura, bevuto un vino che anche per cucinare sarebbe stato imbarazzante.
Non ho mai smesso di amarti.
Sono qui, oggi, davanti alla tua università aspettando che tu esca da lezione e ho questo cartello in mano.
Conosci te stesso.
Mi sono organizzata, ho uno zaino da campeggio con tenda, fornellino e viveri in abbondanza per una settimana.
Io sto qui e non mi muovo. Se piove forse mi prenderò un raffreddore ma non m’importa perché mi si gonfieranno i capelli e tu potrai prendermi in giro dicendo che sembro una pecora pronta per essere tosata. Amo quando mi prendi in giro.
Conosci te stesso e scava a fondo, scava come questo chiodo tra i san pietrini.
Io, oggi e domani, sono qui ad aspettarti.
Manifesto per il tuo amore, questo è il manifesto del mio amore.
finchè c’è cuore, non finisce…
Ama con tutta la forza che senti di avere, ma in primo luogo amati. E non soffrire, ti prego. La vita è breve, troppo, per consumarla in lacrime!