Ho conosciuto un ragazzo un giorno, si chiamava Marco.
Aveva ventisette anni e giocava calcio da ventidue. “Per divertirmi, ci mancherebbe”.
Aveva un difetto, “più d’uno in realtà”.
Non tollerava la diversità. Era la persona di più ampie vedute con cui avessi mai parlato. Ma come? É un paradosso, un intollerante aperto, un silenzio assordante, un uomo che ama un altro uomo. È che lui non sopportava l’esclusione, motivo per cui “frequento solo alberghi all inclusive”. Coerente in modo quasi irritante.
Lui ci aveva anche provato a fare il razzista, dico davvero. Era andato su siti di estremisti e si era documentato, era sceso in strada e aveva provato ad insultare il primo marocchino che gli era capitato a tiro, niente da fare.
Mi ha confessato di essere omosessuale, “non potrei essere altrimenti, eterosessuale contiene in sé la parola ‘diverso’ e sai che poi mi verrebbe l’orticaria”. Un personaggio singolare. “Senti e come la vivi? Cioè hai avuto difficoltà all’inizio? ”
“come vivi il fatto di avere gli occhi azzurri?”
“Ma che domanda è? Ci sono nata con gli occhi così, la vivo… ma non lo so credo bene non mi pare una questione su cui farsi problemi”
“Bene”
“Cosa bene?”
“Bè hai appena risposto alla tua domanda, ci sono nato e non mi pare una questione su cui farsi problemi”
“Ah, è così semplice essere diversi? ”
“Io non sono diverso. Non ho mica quattro braccia o sei occhi, sono una persona uguale a tutte le altre”
“Si ok però ammetti che la tua sessualità… ecco non che io abbia problemi a riguardo però diciamo che è diversa, no?”
“Certo, io per dire ‘ti amo’ al mio fidanzato infatti uso l’elfico”
“Scemo”
“No tu scema. Cosa credi che solo perchè bacio un petto villoso anziché un reggiseno di pizzo io sia diverso? Non è forse lo stesso il sentimento che mi muove a farlo? Non è forse amore il sesso mattutino e il caffè a letto sia che lo porti ad una donna, un uomo, tuo marito o l’amante? Io non sono diverso. Sono nato, sono cresciuto, ho un lavoro e vivo ogni giorno alla ricerca della felicità. Amo con ogni atomo del mio corpo tutto ciò che mi circonda compreso il mio fidanzato e, proprio come tutti gli altri, un giorno chiuderò il cerchio e non aprirò più gli occhi.”
“Grazie”
“No grazie a te. Sai qual’è la verità? É che é tutta la vita che aspetto di dire questa cosa e non me l’aveva mai chiesta nessuno, e guarda che è brutto avere una risposta bella e pronta e nessuno mai ti fa la domanda giusta”
“Credo fosse una battuta di Santa Maradona”
” Era un mio sogno riuscire ad usarlo nella realtà”
” Soddisfatto? ”
“Immensamente. Sai è che a me annoiano, a me annoiano davvero i discorsi moralisti, mi irrita chi non ha il coraggio di prendere in giro. La verità è che io amo i politicamente scorretti, amo chi fa dell’ironia sul mio naso storto come sulla mia omosessualità. Perché fa parte di me e non ho motivo di vergognarmene. Perché se la mia più grande colpa è amare allora mi dichiaro colpevole. Giudicatemi pure oh membri della corte suprema perché io so amare. E vedi ho imparato che i veri razzisti sono quelli che hanno paura di usare parole scomode, di chiamarmi ‘checcone’ col sorriso perché sono loro i primi a pensare che esista una diversità senza tuttavia avere il coraggio di ammetterlo.”
“Hai una sensibilità incredibile, quasi femminile”
“E non hai ancora visto le mie scarpe nuove, tesoro”
“i veri razzisti sono quelli che hanno paura di usare parole scomode, di chiamarmi ‘checcone’ col sorriso perché sono loro i primi a pensare che esista una diversità senza tuttavia avere il coraggio di ammetterlo.”
parole sante……………viva le diversita’……che non sono diversita’…..
marcello
Grazie marcello, un abbraccio
a te carlotta…………