Merlino è un assassino

Ho visto un mago una volta. Stava su un ponte con il suo banchetto e giocava coi bambini. Ha fatto comparire un coniglietto da un cilindro, che bello. Ero affascinata, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso. C’era davvero magia nei suoi gesti, una maestria che solo gli esperti hanno. Sembrava tutto facile, tutto naturale. Indovinava la carta che sceglievi, sembrava quasi ti leggesse nei pensieri. Mescolava il mazzo, stargli dietro era impossibile. Eravamo tutti sorridenti, tutti stregati. Un incantesimo di magia bianca, uno stupore innocente. È bello vedere come ancora anche da grandi sappiamo tornare bambini di fronte a ciò che non sappiamo spiegarci, a ciò che non abbiamo voglia di chiederci. Forse non c’è sempre un trucco, a volte puoi sederti e guardare a bocca aperta quello che hai davanti, semplicemente incredula.
Non so quanto tempo sono rimasta a fissarlo, avevo tolto l’orologio, non m’importava dell’ora.
C’era il sole, un bel vento fresco, le risate dei bambini. Alle mie spalle sentivo i passi frettolosi dei turisti, dei lavoratori, di chi non ha mai tempo. Io invece ero in una bolla di sapone. I miei vicini avranno avuto sette anni al massimo e avranno pensato che.. Probabilmente non hanno neppure fatto caso a me presi com’erano dal loro « Merlino ». Battevano forte le mani, alla fine del gioco di prestigio quasi urlavano di gioia. Io ad un certo punto non ho poi mica capito se sorridevo per il mago o per l’allegria che mi circondava. So che non mi andava di interrogarmi, è bello guardarsi l’ombelico ma se si esagera poi ti si blocca il collo.
C’erano colombe che apparivano, altre che sparivano, c’erano palline colorate, carte truccate. Truccate ? Non è possibile, è un mago vero mica un imbroglione ! Non è possibile, è stata solo una di quelle impressioni sbagliate che a volte si hanno, il solito voler pensar male. Il mio Merlino è semplicemente bravo, non ha bisogno di barare per fare le magie. Elimino quel pensiero dalla testa e torno a ridere coi bambini. Dovrei imparare ad ascoltarmi a ben pensarci. Ma che bravo ma che bello! A me che ha sempre fatto paura la magia, a me che ha sempre intimorito sentirmi come sotto l’effetto di un incantesimo senza sapere come e perchè, a me ora brillano gli occhi. Sono felice, rilassata, sono a mio agio con i miei timori. Ho sentito la paura bussare ma non ho aperto la porta. Non ero in casa.
Un bambino si mette a piangere, tutti lo guardiamo, non capiamo il perchè. C’è una colomba morta per terra, vicino ad una gabbietta. È piena di sangue, non ha certo avuto un colpo al cuore, non lei. Le mamme sconvolte guardano il mago, lui non sa che dire, è senza parole nonostante il monologo dello spettacolo. Ci guarda, si scusa, si avvicina a noi grandi. “Sono davvero mortificato per l’accaduto, il bambino ha preso la gabbietta da sotto il tavolo mentre io ero distratto. Non sapete che è tutto un trucco? Mica sono un vero mago, io faccio l’illusionista”. Ma come? Sul cartello c’è scritto mago, m-a-g-o non illusionista, è ben diverso. È molto molto diverso. Lei non illude lei inganna. Un bambino la guarda e crede che lei abbia davvero dei poteri magici. Lei suscita ammirazione nelle menti di giovani innocenti vittime della sua incapacità di essere sincero, di dire che lei vive di trucchi.
Illusionismo : effetto artistico diretto a suscitare nello spettatore l’impressione di trovarsi a contatto diretto con la realtà e non con una sua rappresentazione.
Magia : capacità di dominare e trasformare le forze della natura mediante il ricorso a pratiche di natura benefica (bianca) o malefica (nera).
Lo vede se è vero? Lo vede se è vero?
Noi ci siamo seduti qui, le abbiamo dato la nostra fiducia, il nostro stupore, i nostri sorrisi. Lei se li è presi con avidità, dopotutto lei con il pubblico ci campa. Qui ci sono bambini dio mio, persone che dovrebbe proteggere, che dovrebbe mettere in guardia da.. da quelli come lei. Ce l’aveva quasi fatta a illuderci ma sono i particolari che fanno la differenza. Lei ha ucciso una colomba bianca facendoci credere di averla smaterializzata così, puff. Ha fatto comparire dal suo cilindro un coniglio che già c’era. Ha detto che sapeva leggere nel pensiero invece aveva solo carte truccate. Ha trasformato i nostri sorrisi in sguardi tristi, ha tolto la vita ad una colomba che voleva volare solo per nutrire quella voragine mai colma che lei chiama ego. Vorrei dirle che avrei fatto meglio a non sedermi, a perdermi nel flusso delle persone giusto alle mie spalle che non si sono degnate di guardarla prese com’erano dal loro tempo che fuggiva. Invece la ringrazio, è stato bello ed istruttivo. Ed istruttivo. E distruttivo. Vede? Anch’io conosco un paio di trucchetti con le parole. È un bravo illusionista, certo potrebbe migliorare ma chi di noi può ritenersi davvero soddisfatto? Mi ha strappato un sorriso fino a quando non ha scoperto le sue carte, quelle non truccate e se posso un po’ vecchiotte. Ha attirato la mia attenzione dandomi la voglia di fermarmi un attimo, di non chiedermi cosa ci fosse dietro, di lasciarmi prendere dallo stupore vero. Ecco il mio stupore era la sola cosa reale del suo spettacolo che, comunque, è degno di un professionista non v’è dubbio.
Io, però, continuo a preferire i maghi veri, quelli che se dicono salagadulamegicabula ti portano lontano, in un mondo fantastico.
Che poi avrei dovuto capirlo subito, quale mago userebbe i suoi poteri per elemosinare soldi ai bambini?

2 pensieri su “Merlino è un assassino

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